Sputo Fatti

Milano, 20/02/2025
I social media hanno effetti collaterali;
Dirtelo o non dirtelo? Questo è il dilemma… nel dubbio però sputo tutto quello che penso sui social così sto meglio con me stessa e come si usa dire: chi vuol intendere, intenda. Riassunto in poche parole, il trend da milioni di visual in rete, non stenterei a dire che dietro la sua invenzione, come sempre, ci sta una mente che seppur “sfacinnata” - come direbbero i siciliani - è davvero geniale. Se sei ricco e pensi di conquistare tutti con i soldi sei fuori strada se ti lamenti che non hai studiato niente e poi prendi 30, non hai avuto fortuna volevi solo stare al centro dell’attenzione ecc.. Ma perché è nata questa necessità di sputare fatti? Dalla libertà di parola, alla possibilità di influenzare la gente con le proprie correnti di pensiero, sputare i fatti si è rivelato un modo nuovo, breve e interessante per ascoltare o criticare ciò che dicono gli altri e farsi un opinione a riguardo, opinione che, diciamoci la verità, non è molto facile che nasca… ad oggi infatti tutto si è trasformato in un continuo “scrollare” o “avanti alla prossima storia”. Ma vista l’attuale corrente, ne approfitto anche io per sputare un mio pensiero: “stare h24 col telefono in mano non ti fa figo e non ti rende neanche un grande lavoratore, né aiuta a rilassarti, è solo deleterio perché ti costringe in un universo digitale totalmente finto, non permettendoti di vivere al massimo i momenti reali.” Per dare valore alla mia tesi prendo spunto dalla notizia che vede Tik Tok bannato dagli USA: fatto già “sputato” abbastanza su tutto il network globale e che ha causato un bel po’ di confusione e frustrazione nella maggior parte degli ormai ex utenti americani. Ma facciamo ora un passo indietro. Nata nel 2018, la piattaforma social cinese TikTok, o meglio l’ex Musical-ly, ha interessato pian piano tutti i giovani con divertenti trend o challenge. L’ex piattaforma utilizzata per ballare e cantare dell’2014 si è evoluta permettendoci di passare le nostre giornate a scrollare video dopo video, riempendoci il feed di qualsiasi cosa degna di nota secondo l’algoritmo cinese, costringendoci a restare ipnotizzati davanti al dispositivo. La maggior parte dei giovani che hanno fatto l’esperienza di scaricare l’applicazione mentirebbero a dire di non essere mai stati almeno una volta davanti al device, a scrollare per una o addirittura due ore consecutive, risvegliandosi improvvisamente dal sonno profondo, solo grazie al calar del sole o grazie ad un rumore esterno. Senz’altro TikTok è diventato un divertente passatempo, infondo non si può dire che non sia stato creato per questo, eppure viene in mente una domanda: lo stiamo usando nel modo migliore? L’influenza di TikTok ha conquistato davvero tutti, compresi i restanti social media, costretti quindi a correre al riparo, inserendo nei loro feed anche l’opzione reel. A prevenirne un utilizzo eccessivo è nata per fortuna la strategia di detox (anch’essa come moda social), che propone un minore utilizzo del dispositivo e una maggiore attenzione alla vita vera, con attività salutari, sportive o rilassanti che permettono di godersi di più la giornata, concentrandosi sui propri obiettivi e conservando maggiormente la nostra salute sia fisica che mentale. La paradossalità? In quanto trend è diventato di tendenza, scorrere sulle piattaforme questi video, salvando quelli più stimolanti nell’attesa di metterne in pratica i consigli. Ancora una volta però l’effetto è stato un continuo scrollare di massa e uno stare attaccati ai social. Cosa si è ottenuto quindi? La risposta è, una situazione capace di far crollare anche i capisaldi più solidi dei tradizionali nuclei familiari; dai più giovani ai più anziani della famiglia infatti, è ormai di moda parlare attraverso i social, con video divertenti, motivazionali o demenziali. I social sono i nuovi protagonisti di quei rari e lussuosi momenti dedicati a parlare del più e del meno, dei pensieri più stupidi o di quelli più seri; la sola idea di aprire bocca per dar vita ad una conversazione viene ormai troncata dal suono del telefono che notifica l’arrivo di un nuovo video da vedere. Insomma, se parlare diventa quasi quasi un optional, figuriamoci convincere le famiglie a giocare ad un gioco di società nei tipici pomeriggi invernali… Staccandosi dalla massa si può vedere e percepire quanto sto scrivendo, accorgendosi sempre più della quantità di persone impegnate a stare con la testa piegata verso il telefono, anziché dedicarsi alle sciocchezze giornaliere. Tuttavia, i social hanno insegnato che ogni momento è buono per far partire un nuovo trend o una nuova challenge, non sono sicura di come si faccia, ma proverò a questo punto ad iniziarti ad una nuova sfida. Tutte le volte che mi trovo davanti ad una spesa, anche infima, di un qualsiasi vestiario o accessorio di cui sono sicura di poter fare a meno, desisto all’acquisto e metto quei soldi non spesi da parte, per comprare poi qualcosa di più desiderato e magari costoso. Propongo di applicare lo stesso algoritmo sui reels. La prossima volta che ti ritrovi sui social media a scrollare video dopo video fermati un secondo e alza la testa, guardati intorno e spegni il reel che hai aperto; alzati, sgranchisciti le gambe e mettiti a parlare con chi hai accanto, riaccendi la mente e mettiti a rielaborare progetti per la giornata, torna con i piedi per terra e rimanda quei momenti video ad un’altra volta. Sono certa che poi TikTok non ci mancherà più così tanto, punto tutto sul dire che la vita fuori dai video online sia più interessante e di certo più affascinante.
Mavie-